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L'Indiana di re, o Est-Indiana come è più frequentemente chiamata in Italia, è forse la più romantica tra le risposte del Nero a 1.d4 - un tratto che l'accomuna alla affascinante variante del Dragone della Siciliana. Non è affatto un caso che essa abbia occupato un posto di rilievo nel repertorio di grandissimi campioni quali Isaak Boleslavskij, David Bronstein, Bobby Fischer e Garry Kasparov. Oggi è stabilmente nel repertorio di Teimour Radjabov. Più volte data per morta e puntualmente risorta, è certo l'arma principale del Nero quando vuole tentare di vincere contro l'apertura di donna. In questo suo secondo lavoro teorico, che segue il grande successo internazionale de La Slava Chebanenko, Victor Bologan fa ricorso a tutta l'esperienza che gli deriva dal gioco di alto livello e dal dottorato di ricerca in pedagogia per offrire ai sostenitori dell'Indiana di re un repertorio particolarmente aggressivo nella loro apertura preferita. Costruito con notevole coerenza, e con grande attenzione perfino per le linee secondarie (alle quali è dedicata tutta la Parte I del libro), il repertorio copre tutte le linee principali del Bianco: variante Averbakh, attacco Sämisch, attacco dei quattro pedoni, variante Classica e sistemi di fianchetto. Per ciascuna l'autore individua un sistema di gioco che offre al Nero il massimo delle possibilità e prospettive concrete di portare a casa il punto intero.